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Indice dei contenuti
- Previsione di Pandemia Apocalittica: Verità o inganno dell’OMS?
- Il Trattato Pandemico ancora Inesistente
- Il “ Piano di riserva” che cambierà le carte in tavola
- Regolamento sanitario internazionale 2005
- Competenza giuridica
- Le modifiche al Regolamento Sanitario Internazionale (RSI) e i nuovi poteri conferiti all’OMS
- I governi avanzano sugli emendamenti
- Le contestazioni dell’AFRICA GROUP e dell’EQUITY GROUP sono la “pietra d’inciampo”
- Gli Articoli Critici del suo Regolamento Sanitario Internazionale
- Deriva autoritaria
- Asservimento di tutti i paesi del mondo agli interessi plutocratici tramite l’OMS
- Missione e compito dei Cattolici
Previsione di Pandemia Apocalittica: Verità o inganno dell’OMS?
di prof. ssa Paola Persichetti
presidente dell’Associazione Trilly La Gente come Noi Terni – attiva nella lotta contro l’imposizione di Green pass e Vaccini obbligatori
Il vertice dell’organizzazione mondiale della sanità Oms dà una notizia circa una ipotetica, prossima pandemia dai caratteri apocalittici. A ciò si aggiunge la nuova campagna mediatica pro vaccini, che sponsorizza quelli attualmente in commercio e quelli che saranno prodotti in futuro.
Si stanno inoltre preparando le task force che dovranno indottrinare in tal senso gli studenti all’interno delle scuole e delle università. Il tutto rientra chiaramente nella manovra volta a far approvare il cosiddetto “Trattato Pandemico”. Molto si è detto e scritto sul trattato pandemico e molto terrorismo mediatico fatto è stato strumentale ad accrescere la paura nei cittadini. Esiste un trattato pandemico? Attualmente non esiste un trattato specifico chiamato trattato pandemico nel contesto internazionale.
Il Trattato Pandemico ancora Inesistente
L’OMS si appresta a proporre un nuovo “Trattato Pandemico” che aggiungerebbe confusione piuttosto che semplificare e rendere più efficace la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie. I risultati finali saranno presentati e votati alla settantasettesima Assemblea mondiale della sanità nel maggio 2024.
Il Trattato introdurrebbe ulteriori processi e burocrazia oltre a potenziali disuguaglianze. I Paesi in via di sviluppo non avranno pari accesso ai sistemi diagnostici e ai trattamenti oltre che ai “prodotti connessi alle pandemie” rispetto ad altri Paesi. Ci sono poi divisioni sulla condivisione dei dati poiché le informazioni sui patogeni che causano pandemie possono riguardare la sovranità nazionale e sulle garanzie necessarie per monitorare e regolamentare il ruolo del settore privato.
Fino ad oggi ci sono state diverse proposte ed iniziative per un trattato pandemico internazionale: attenzione parliamo soltanto di proposte. Una delle più note è stata avanzata dal direttore generale dell’organizzazione mondiale della sanità OMS, Tedros Adhanoma Ghebreyesus, nel Marzo 2021.
Tedros ha proposto un trattato pandemico internazionale per rafforzare la cooperazione globale nella preparazione e risposta alle pandemie future.
Nella bozza e nello specifico, nel preambolo, si riconosce che le pandemie rappresentano una minaccia globale per la salute pubblica, la sicurezza e l’economia mondiale; consapevoli della necessità di una risposta globale, coordinata e solidale per prevenire, prepararsi e rispondere efficacemente alle pandemie future; ispirati dai principi di solidarietà, equità e trasparenza nella cooperazione internazionale per affrontare le sfide sanitarie globali. Nella bozza si prevede inoltre che il trattato entra in vigore dopo essere stato ratificato da un numero sufficiente di paesi firmatari. Gli altri paesi possono aderire al trattato in qualsiasi momento successivo alla sua entrata in vigore.
Questa bozza è solo un esempio semplificato e potrebbe richiedere ulteriori discussioni e negoziati per essere adattata alle esigenze e alle priorità dei paesi firmatari.
Mentre l’attenzione internazionale è distratta e concentrata a parlare del trattato pandemico, l’organizzazione mondiale della sanità OMS sta rivedendo le proposte di modifica del regolamento sanitario internazionale che avrebbero dovuto essere presentate alla settantaseiesima riunione dell’oms a maggio 2023.
L’OMS è stata istituita dopo la seconda guerra mondiale come braccio sanitario delle Nazioni unite, per sostenere gli sforzi,per migliorare la salute della popolazione a livello globale, comprendendo il benessere fisico, mentale e sociale. Nel 1946 l’OMS aveva come obiettivi il far raggiungere ai popoli della terra il maggior livello di salute possibile ed evitare abusi e sperimentazioni non etiche sul corpo umano, nel principio che tutte le persone sono uguali e nate con diritti fondamentali inviolabili.
Come ricorda il dottor Bell : “Negli ultimi decenni l’OMS si è evoluta poiché la sua base di supporto dei finanziamenti di base assegnati dai paesi, sulla base del PIL, si è evoluta in un modello in cui la maggior parte dei finanziamenti è diretta ad usi specifici e molti sono forniti da interessi privati e aziendali”.
Le priorità del dell’OMS si sono spostate dall’assistenza incentrata sulla comunità ad un approccio più verticale e gerarchico seguendo gli interessi personali di questi finanziatori.
Secondo il dottor Bell, “questi cambiamenti sono importanti per contestualizzare gli emendamenti proposti al regolamento sanitario internazionale RSI.
Gli emendamenti sono scritti per cambiare radicalmente la struttura di potere tra l’OMS, gli Stati membri e gli individui all’interno degli Stati.
Il “ Piano di riserva” che cambierà le carte in tavola
Relativamente al trattato pandemico, poiché si teme di non riuscire a farlo approvare, cerchiamo di capire la strategia che vorrebbe dare nuovi poteri all’OMS.
Per approvare un piano pandemico è necessaria una maggioranza qualificata pari a non meno dei 2/3 dei membri Onu. È una impresa ardua, dove la sottoscrizione del trattato pandemico è praticamente bloccata.
Si starebbe allora preparando un piano alternativo che consisterebbe nello spostare le norme liberticide dal trattato al regolamento interno del OMS. Questo si può infatti modificare a maggioranza: bastano 98 voti.
Non sarebbe la prima volta che una simile manovra ha luogo. È accaduto lo stesso allorquando il progetto della cosiddetta costituzione europea è crollato di fronte all’opposizione popolare.
Nell’occasione, l’élite, ha reagito collocando a livello di trattati internazionali (Soprattutto il trattato di Nizza) le norme tecniche che trasferiscono i poteri determinanti dai singoli stati all’unione europea (si consideri che la costituzione italiana esclude le leggi di ratifica dei trattati internazionali dalla possibilità del referendum abrogativo. Una circostanza che spiega l’apparente debolezza che i nostri governanti mostrano nei rapporti con gli altri Stati).
L’Ue è diventata di fatto una specie di“Quasi stato”, nel quale il potere è concentrato in pochissime mani ed ai parlamentari non viene consentita nemmeno l’iniziativa legislativa. Risultato: Deficit democratico e non eliminabile.
Queste caratteristiche istituzionali sono infatti finalizzate per consentire che l’embrione di Stato europeo si sciolga nel prossimo futuro in un’accozzaglia dalla quale dovrà scaturire il futuro governo mondiale.
Regolamento sanitario internazionale 2005
In occasione dell’entrata in vigore del regolamento sanitario internazionale 2005- che, per inciso, è quello ancora vigente ad oggi, venne pubblicata una comunicazione ( NON direttiva, NON regolamento) della Commissione a Parlamento e Consiglio UE. https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/HTML/?uri=CELEX:52006DC0552
Qui troviamo la LEGGE con cui Il regolamento fu approvato e adottato in Italia: https://www.salute.gov.it/resources/static/uffici/Legge9_febbraio_1982n106.pdf
E questo perché il nostro ordinamento non consente l’entrata in vigore automatica dei protocolli OMS, che devono forzatamente essere recepiti con atto interno.
Ora analizziamo il testo del regolamento sanitario modificato in maniera approfondita nel 2005. Recita all’articolo 2.1.: “ […] Strumento giuridico internazionale, il RSI è giuridicamente vincolante per tutti gli Stati parti. Questi ultimi non sono tenuti a ratificarlo individualmente; inoltre, ogni Stato può rifiutarlo ovvero formulare riserve su aspetti particolari. Dell’OMS fanno parte 192 Stati membri, fra cui i 25 dell’Ue, nonché la Bulgaria e la Romania“.
L’UE non fa parte del RSI, ma quest’ultimo riconosce il ruolo svolto dalle “organizzazioni di integrazione economica regionale”, come l’Ue..[…]
Per quanto precede, ad esempio, se l’OMS dovesse raccomandare agli Stati di rifiutare l’entrata o l’uscita di alcune merci, ai sensi dell’articolo 18, paragrafo 2, del regolamento, l’UE dovrebbe agire collettivamente, su iniziativa della Commissione.. Infatti, la legislazione relativa al mercato unico vieta agli Stati membri di adottare provvedimenti in maniera unilaterale.
Competenza giuridica
Il RSI costituisce uno strumento internazionale che si applica a questioni che rientrano nella competenza concorrente dei governi nazionali e della comunità europea. Numerosi articoli del RSI riguardano questioni regolate dal diritto comunitario. Secondo il diritto applicabile, tali questioni rientrano o nella competenza esclusiva della comunità, ovvero nella competenza concorrente dei governi nazionali e della comunità.”
Gli Stati PARTI ( Parti dell’accordo, ovviamente!) hanno adottato, e quindi il regolamento è vincolante (ovvio visto che gli Stati lo hanno recepito!), MA si può ugualmente fare obiezioni e rifiutarlo in qualunque momento.
L’UE non fa parte del RSI e i vincoli degli Stati MEMBRI prevalgono sui consigli dell’OMS: NON è uno Stato,tantomeno Stato “ parte della OMS! In compenso, un regolamento UE, contrariamente ai protocolli OMS è legge.
Ultima nota: la UE è vincolata ai trattati internazionali (tipo CEDU, per intenderci) e NON può legiferare contro i diritti umani. Difficile quindi ipotizzare che obblighi gli Stati membri a limitare le libertà inviolabili. Come dimostrazione basta la famosa lettera EMA: “ Noi non abbiamo mai detto che prevenissero l’infezione, NON siamo responsabili delle scelte interne dei singoli governi”. Queste osservazioni non vengono mai fatte nè dette dai media. È preferibile avere un popolo spaventato poiché sarà più facilmente governabile. Un popolo spaventato spesso è un popolo ignorante che accetterà la limitazione della libertà imposta dai governi in nome di un desiderio di sicurezza che è stato indotto dagli stessi governi che ora intervengono per soddisfarlo.
Le modifiche al Regolamento Sanitario Internazionale (RSI) e i nuovi poteri conferiti all’OMS
Dobbiamo concentrarci sulle modifiche del regolamento sanitario internazionale che servono per cambiare radicalmente la struttura dell’OMS.
Il RSI prevede l’obbligo per gli Stati membri dell’OMS di informare su “tutti gli eventi che possono costituire un’emergenza sanitaria pubblica di portata internazionale (PHEIC) nel proprio territorio”.
La portata dell’autorità concessa all’OMS dal RSI è abbastanza ampia da consentirle di contattare entità subnazionali, determinare e dichiarare, senza il consenso degli Stati, una Emergenza di sanità pubblica di rilevanza internazionale (PHEIC) , formulare raccomandazioni temporane o permanenti, rivedere le misure sanitarie aggiuntive adottate unilateralmente dagli Stati e anche risolvere eventuali controversie attraverso un processo di risoluzione delle controversie in più fasi.
Il RSI, soprattutto, dà mandato al direttore generale dell’OMS di effettuare una valutazione dell’evento segnalato e di prendere una decisione in merito alla sua dichiarazione come PHIEC. Il termine utilizzato nei RSI è PHEIC e non pandemia.
Piuttosto che regolamenti basati sul pieno rispetto della dignità, dei diritti umani e delle libertà fondamentali delle persone (Ossia coerenti con la dichiarazione universale dei diritti dell’uomo- DUDU), questo è costituito da principi di equità, inclusività e coerenza, non ulteriormente definiti, che dipendono dal contesto sociale ed economico, cioè i diritti sono ineguali e determinati da altri.
I governi avanzano sugli emendamenti
I regolamenti sanitari internazionali originali furono adottati nel 1951 sotto la Costituzione dell’OMS. Vennero rivisti tre volte: nel 1969 (quando divennero Regolamenti sanitari internazionali), nel 1981 e nel 2005.
Il regolamento sanitario internazionale è un accordo internazionale vincolante per i 196 Stati parti, compresi i 194 Stati membri dell’OMS. L’IHR ( International Health Regulations) nella versione adottata nel 2005, è stato modificato due volte: nel 2014 e nel 2022 ( le modifiche più recenti entreranno in vigore nel maggio del 2024). Il gruppo di lavoro sugli emendamenti è il WGIHR (comprende i 196 stati parti dell’ RSI, l’Unione europea e la delegazione di osservatori della Palestina).
Obbiettivo principale dell’RSI è quello di prevenire, proteggere, rispondere e collaborare per il controllo delle malattie che costituiscono una minaccia grave per la salute pubblica a livello internazionale.
Scopo: Il regolamento sanitario internazionale mira a garantire la massima sicurezza sanitaria possibile a livello internazionale. Definisce le responsabilità degli Stati membri, dell’organizzazione mondiale della sanità e di altre organizzazioni internazionali per la gestione delle emergenze sanitarie.
Obblighi degli Stati membri: Gli Stati membri sono tenuti a sviluppare, mantenere e rafforzare le loro capacità di rilevamento, valutazione, notifica e risposta rapida alle emergenze sanitarie. Devono anche collaborare con l’OMS e gli altri Stati membri per prevenire la diffusione internazionale di malattie.
Notifica delle emergenze: Gli Stati membri sono tenuti a notificare tempestivamente all’OMS eventuali eventi che possono costituire un’emergenza sanitaria di portata internazionale (PHEIC, Public Health Emergency of International concern).
Collaborazione internazionale: Il regolamento sanitario internazionale promuove la collaborazione tra gli Stati membri e l’OMS per il monitoraggio, la valutazione e la gestione delle emergenze sanitarie internazionali. Questa collaborazione include lo scambio di informazioni, l’assistenza tecnica e la coordinazione delle risposte.
Revisione periodica: Il regolamento sanitario internazionale viene periodicamente riesaminato e aggiornato per riflettere le nuove sfide e le migliori pratiche nel campo della salute pubblica globale.
Qui di seguito troviamo la programmazione del WGIHR. Ultimo incontro risale al 5-9 febbraio 2024.
Le contestazioni dell’AFRICA GROUP e dell’EQUITY GROUP sono la “pietra d’inciampo”
Il gruppo di lavoro che negozia le modifiche al Regolamento Sanitario Internazionale (WGIHR – Working Group on Amendments to the International Health Regulations) dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha esteso la sua settima riunione, che avrebbe dovuto concludersi venerdì scorso, per includere una sessione speciale sull’equità.
La ripresa del WGIHR 7 si terrà entro le prime due settimane di Marzo, accogliendo finalmente le richieste degli Stati membri- tra cui l’Africa Group e la grande alleanza di paesi nota come Equity Group- di prestare adeguata attenzione all’equità.
Il 23 Febbraio sara il termine ultimo per gli Stati membri di fornire commenti scritti sul nuovo testo fornito dall’ufficio di Presidenza durante la riunione. Verranno definiti i prossimi 10 anni di sorveglianza globale e di sicurezza collettiva quando si tratterà di emergenze sanitarie e di epidemie ad impatto particolarmente elevato. Il direttore generale dell’OMS ha esortato a portare a termine tutto entro maggio.
Non è prevista alcuna giurisdizione legale per sanzionare l’OMS per abuso di potere
Saranno le modifiche al regolamento sanitario internazionale a stabilire che l’OMS sia l’autorità prevalente nella gestione delle emergenze sanitarie e pubbliche. I poteri assegnati all’OMS includerebbero il confinamento, la medicalizzazione forzata delle persone, i diritti di condividere la proprietà intellettuale, il Know-how di produzione, il poter chiedere agli Stati di contribuire con risorse, compresa la produzione dei medicinali. Un sistema di sorveglianza, supervisionato dall’OMS, assicurerà che le potenziali minacce siano prontamente identificate.
L’OMS potrebbe richiedere regolari rapporti dettagliati, inviare valutatori e imporre modifiche. Ciò solleva interrogativi sia sulla sovranità in materia di salute sia sull’uso razionale e appropriato delle risorse: Non è prevista alcuna giurisdizione legale per sanzionare l’OMS per abuso di potere, qualora se ne evidenziassero gli estremi.
Ecco a che cosa servono le modifiche, a far sì che l’OMS possa stabilire la sua autorità sugli individui e sui governi nazionali nel processo decisionale relativo alla salute.
Gli Articoli Critici del suo Regolamento Sanitario Internazionale
Vediamo insieme quali sono i punti o meglio gli articoli critici del regolamento sanitario internazionale:
L’articolo 2: dove il concetto di salute pubblica diventa una terminologia estremamente ampia e, i potenziali rischi possono essere qualsiasi virus, tossina, cambiamento del comportamento umano, articolo o altra fonte di informazioni che potrebbe influenzare qualsiasi cosa in questo vasto campo. Se fosse accettata la modifica dell’articolo 2, ciò fornirebbe all’OMS una giurisdizione su qualsiasi cosa potenzialmente pertinente a qualche cambiamento nella salute o nel benessere, come percepito dal direttore generale o dal personale delegato. In un dipartimento governativo tali ampi diritti di interferire e assumere il controllo non sarebbero normalmente concessi. In questo caso, non vi è alcuna supervisione diretta da parte di un Parlamento che rappresenta il popolo e nessuna giurisdizione legale specifica da rispettare. Il direttore generale dell’OMS si potrebbe inserire e dare raccomandazioni non più non vincolanti su quasi tutto ciò che riguarda la vita sociale (La salute, nella definizione dell’OMS, e il benessere fisico, mentale e sociale).
Articolo 3: Si descrivono i presupposti su come si deve applicare il regolamento sanitario e internazionale. Il concetto di diritti ampi e fondamentali, uguali per tutti, viene rimosso ed è sostituito con una vacua formulazione di equità, inclusività, coerenza. Concetti non correttamente definiti e quindi interpretabili vagamente in base ai significati che si danno. In Italia, per esempio, con la sentenza numero 7045/ 2021, il Consiglio di Stato ha legittimato l’obbligo vaccinale anti Covid ai sanitari, giustificandolo secondo l’articolo 2 della Costituzione.
Così facendo si è inclusa la vaccinazione come un dovere inderogabile di solidarietà, categoria in cui fino ad ora erano inclusi la difesa della patria, il pagamento delle tasse e il mantenimento dei figli. Mai nessuno si era spinto a considerare la vaccinazione come un dovere inderogabile di solidarietà, una solidarietà obbligatoria, strumentalizzando il concetto di solidarietà fondato sull’equilibrio tra sfera individuale e sfera collettiva. Nel nuovo ordine mondiale, i diritti umani dell’individuo sono visti come basati sullo sviluppo economico e sociale.
Ciò segnala un cambiamento fondamentale nell’approccio ai diritti umani delle Nazioni unite, inclusa la dichiarazione universale dei diritti umani di cui tutti i paesi delle Nazioni unite sono firmatari. Lo spostamento dei diritti umani che dipendono dallo sviluppo economico e sociale implica che i ricchi e i poveri hanno diritti diversi e che esiste una gerarchia di sviluppo che definisce i propri diritti. Si tratta di un ritorno a una visione feudale o colonialista dei diritti umani da cui l’OMS e l’UDHR del dopoguerra avevano cercato di allontanarsi.
Articolo 4: Ogni paese sarebbe tenuto a nominare un’autorità nazionale competente con cui l’OMS possa collaborare. Così facendo l’OMS diventerebbe un organismo che richiederebbe conformità senza più fornire pareri non vincolanti
Articolo 10: L’OMS, se lo stato parte non accetta l’offerta di collaborazione entro 48 ore, potrebbe acquisire il potere di condividere informazioni da uno stato o appartenenti a uno stato con altri Stati, senza chiedere il consenso.
Articolo 11: Con le modifiche all’articolo 11 si potrebbe consentire all’OMS di condividere le informazioni ottenute sia con le Nazioni Unite sia con organizzazioni internazionali e regionali pertinenti, vale a dire che includono organizzazioni non legate ai governi nazionali. Ciò potrebbe permettere di condividere informazioni più facilmente con CEPI, GAVI, e UNITAID, ovvero organizzazioni fondate da Bill Gates con rappresentanti privati e aziendali nei consigli di amministrazione con conflitti di interessi finanziari diretti.
Articolo 12: Si amplierebbe la definizione di emergenza sanitaria pubblica per includere qualsiasi evento sanitario o correlato ad agenti patogeni a discrezione del direttore generale e richiedere la conformità degli Stati. Si afferma che “ se il direttore generale ritiene, sulla base di una valutazione ai sensi del presente regolamento, che si stia verificando un’emergenza di sanità pubblica potenziale o effettiva di interesse internazionale… determina che l’evento costituisce un’emergenza di sanità pubblica di interesse internazionale“. Ciò elimina l’obbligo per gli Stati d accettare il rilascio di informazioni relative a quello Stato.
Il direttore generale può dichiarare una Public Health Emergency of International Concern (PHEIC) contro i desideri e le istruzioni degli Stati. L’OMS non è più concepito come il servitore dello Stato sovrano, ma bensì come autorità sovranazionale. L’OMS deve seguire le disposizioni del Framework for Engagement of Non-State Actors, adottato dall’organizzazione mondiale della sanità nel 2016. Esso stabilisce le disposizioni per l’interazione dell’OMS con attori non statali, come organizzazioni non governative, settore privato, fondazioni, media e altri, al fine di promuovere la collaborazione efficace nel settore sanitario.
Il quadro del OMS consentirebbe al direttore generale di “esercitare flessibilità nell’applicazione delle procedure del FENSA” in caso di emergenza sanitaria indipendentemente dall’accordo dello Stato.“ Gli Stati parti sviluppati e l’OMS offriranno assistenza agli Stati parti in via di sviluppo a seconda della disponibilità di finanziamenti, tecnologia e know -how”, una linea volta verso il passato per l’uso di termini colonialisti come “sviluppato” e “in via di sviluppo”, in contesto come quello che un tempo era egualitario.
Articolo 13: L’OMS ha guidato la risposta internazionale alla salute pubblica. Questo articolo nuovo espone esplicitamente il nuovo ordine internazionale di sanità pubblica, con l’OMS al centro, piuttosto che la sovranità nazionale come preminente. “ Gli Stati Parte adottano misure per garantire che le attività degli attori non statali, in particolare i fabbricanti e coloro che rivendicano diritti di proprietà intellettuale associati, non siano in conflitto con il diritto al più alto standard di salute possibile e con il presente regolamento sanitario internazionale e siano conformi alle misure adottate dall’OMS e dagli Stati parte ai sensi di questa disposizione, che comprende“.
L’OMS può richiedere a qualsiasi stato di rilasciare quasi tutti i prodotti riservati e la proprietà intellettuale su qualsiasi prodotto correlato al settore sanitario. Secondo i propri criteri, l’OMS può dichiarare un evento, richiedere ad uno Stato di contribuire con risorse e rinunciare ai diritti esclusivi sulla proprietà intellettuale dei suoi cittadini e condividere informazioni per consentire ad altri – le case farmaceutiche- di fabbricare i propri prodotti in concorrenza diretta. L’OMS richiede inoltre agli Stati di donare prodotti su richiesta della dirigenza generale.
Articolo 18: Raccomandazioni relative a persone, bagagli, merci, container, mezzi di trasporto, merci e pacchi postali. Questo articolo esisteva già ma con il nuovo articolo 13A si richiede agli Stati di ”Impegnarsi a seguire le raccomandazioni dell’OMS nella loro risposta internazionale in materia di salute pubblica”. L’OMS potrà quindi ora, sulla base della sola determinazione di un individuo, il direttore generale, sotto l’influenza di Stati non democratici ed entità private, richiedere agli Stati di incarcerare i propri cittadini, iniettare loro, richiedere l’identificazione dello stato di salute, esaminare medicalmente, isolare e limitare i viaggi. Questa è un’agenda globalista che va oltre i tuoi peggiori incubi.
Articolo 23: Prevede misure sanitarie all’arrivo e alla partenza prodotte preferibilmente in formato digitale, con opzione residuale in formato cartaceo.
Articolo 35: I documenti sanitari digitali devono incorporare mezzi per verificarne l’autenticità tramite il recupero da un sito web ufficiale, come un codice QR.
Articolo 36: Si parla di certificati di vaccinazione e restrizioni in tal senso.
Articolo 43: Si prevede che l’OMS possa ordinare modifiche all’interno degli Stati, comprese le restrizioni alla libertà di parola e potrebbe richiedere la rimozione dei regolamenti sanitari. L’OMS assume la sovranità su quelle che prima erano questioni statali.
Deriva autoritaria
Questi presupposti potrebbero inaugurare un’ulteriore più ampia deriva autoritaria, già vista con la gestione pandemica della COVID-19, nelle democrazie liberali occidentali, l’erosione dei diritti civili e la vanificazione delle libertà costituzionali a scapito del diritto della libertà di cura e di scelta terapeutica, di autodeterminazione sul corpo e la salute, e dello squilibrio tra ciò che è individuale e ciò che è collettivo. Vi è il serio rischio che sull’altare del conflitto di interesse tra istituzioni e industria farmaceutica venga sacrificato il diritto alla salute.
A livello globale, l’OMS deve… contrastare la cattiva informazione e la disinformazione, assumendo il ruolo di polizia / contrasto alla libertà di parola e allo scambio di informazioni.
Si può già vedere nel Regno Unito: L’organizzazione Big Brother Watch discute questioni legate alla sorveglianza o alla libertà d’espressione, facendo riferimento al concetto di “Ministry of Truth” come metafora per il controllo dell’informazione da parte del governo.
Asservimento di tutti i paesi del mondo agli interessi plutocratici tramite l’OMS
Le politiche sanitarie sono solo il pretesto per assumere il controllo di ogni settore della società: economia, scienza, cultura, politica. Questa è una strategia che è andata a sviluppandosi nell’arco di decenni, attraverso il progressivo ampliamento dell’area di competenza della medicina maturato in seno all’OMS. Se ogni aspetto della vita umana confluisce all’interno della salute, appare logico che il governo della stessa finisca col travalicare ogni limite, occupando tutti gli spazi dell’azione politica, nessuno escluso.
Ne abbiamo avuto un’ampia dimostrazione durante la dittatura sanitaria introdotta a livello globale ma in concreto implementata soltanto nell’occidente, oltre che in Cina. Poteri così illimitati riuscirebbero ad indirizzare la spesa degli Stati verso specifici settori, impedendo ai governi di effettuare investimenti nei settori che essi considerino strategici per i loro interessi.
Il danno non sarebbe limitato soltanto al campo dell’economia ma investirebbe anche altri fronti come la libertà di stampa, la libertà di circolazione (di beni e di persone), la libertà di istruzione ed anche la libertà di ricerca scientifica. La popolazione subirebbe un indottrinamento rafforzato dalla censura.
Non a caso, l’ordine di scuderia è parlare del “Trattato “e non del “regolamento sanitario”. Siamo di fronte ad una serie di matrioske che compongono la struttura occulta del potere, che si cela dietro una pluralità di controfigure, secondo la logica del Deep State. Ci sono alcuni paesi che si sono già mobilitati dimostrando scetticismo e votando in massa contro l’evidente tentativo di bruciare i tempi dell’approvazione: ad esempio i paesi africani; la Slovacchia; l’Ungheria; il parlamento USA, non del tutto asservito ai poteri occulti. È ormai sotto gli occhi di tutti che l’elitè al potere sta cercando, a livello istituzionale, di monopolizzare le ricchezze ed i poteri, sottraendoli ovunque egli Stati, attraverso organizzazioni private che vengono spacciate per pubbliche-l’OMS, come l’ONU di cui è emanazione, non sono enti pubblici, soggetti al controllo degli elettori- e la stessa cosa vale per le ONG, la cui operatività viene, non a caso, ufficializzata dalle Nazioni Unite.
In un mondo dove Dio è stato cacciato l’uomo è rimasto in balia della paura della morte e della malattia, paura usata dai potenti per spingere a comportamenti irrazionali e autolesionistici.
Un risultato agghiacciante è stato raggiunto: la nascita di un governo mondiale delle banche il quale è praticamente in guerra con la Federazione russa. Ma questo non è più in grado di far funzionare un mondo che sta sull’orlo del tracollo perché depredato.
A quando la prossima crisi di Wall Street? Forse è ipotizzabile all’indomani delle elezioni presidenziali americane, 2025?
Ecco allora che ha un senso il tempismo del trattato, che mira a dare al nuovo presidente i poteri per salvare l’America a spese del mondo intero. Non dimentichiamo che gli USA sono il grande malato dell’economia mondiale ed il maggior contribuente dell’OMS, più ancora della Cina. E Come tali, sono in grado di condizionarne le decisioni.
Rinchiudere il mondo in una rete dalla quale coloro che rimarranno fuori siederanno nella stanza dei bottoni da dove amministreranno il resto del pianeta.
Per la riuscita di questo colpo grosso è necessario avere un trattato pandemico approvato a maggioranza almeno di 2/3 dei membri Onu e temendo di non riuscirvi si stanno organizzando per spostare le norme liberticide dal trattato al regolamento interno all’OMS.
Per il TRATTATO PANDEMICO il golpe è calendarizzato per maggio, all’indomani dell’elezione europee. A quel tempo il nostro continente sarà ancora rappresentato dai vecchi leader; la nuova maggioranza non avrà avuto il tempo di organizzarsi e prendere in mano le redini del potere. Certe coincidenze non sono mai casuali.
I singoli stati, ad oggi, ancora conservano (non si sa fino a quando) l’autorità di aderire o meno alla trappola.
Missione e compito dei Cattolici
I cattolici devono riprendere in mano la preghiera. La preghiera ha confortato gli uomini nelle ore più buie, li ha spinti ad agire e ha indicato loro la strada attraverso sfide apparentemente insormontabili.
Maggio è il mese caro alla Madonna, non dobbiamo avere dubbi sul nostro compito: pregare il Rosario insieme.
La preghiera fa della storia il tempo di Dio, lo spazio in cui l’infinito incontra il limite, l’amore che guarisce le ferite: la preghiera cambia il mondo. La preghiera insistente, perseverante è come un grido dell’anima che penetra nel cuore di Dio. La preghiera diviene così la più grande forza di trasformazione del mondo.
prof. ssa Paola Persichetti
presidente dell’Associazione Trilly APS La Gente come Noi Terni
Paola Persichetti, oltre ad essere Associazione Trilly APS La Gente come Noi Terni e già leader del comitato spontaneo La Gente come Noi nella lotta contro l’imposizione di Green pass e Vaccini obbligatori, è Laureata in Lingue e Letterature Straniere, inglese, francese, lingua e Cultura ebraica, all’Università di Perugia con 110/110, bacio accademico e menzione d’onore. Corso di storia e del Cristianesimo antico, università Perugia. Master universitario in fonti, storia, istituzioni e norme del Cristianesimo ed Ebraismo.